Nome:
Paola
Tirocinio nel settore:
Architettura
Paese:
INGHILTERRA

Appena laureata ho cercato di approfondire la mia conoscenza nel campo dell'architettura bio-climatica, frequentando corsi di formazione e lavorando in studi professionali di settore.

Il tirocinio mi ha dato la possibilità di approfondire la mia conoscenza su alcuni aspetti del risparmio energetico e della ventilazione naturale degli edifici in particolare, che in Italia sono ancora ignoti o prerogativa di pochi.

Ho avuto la possibilità di accedere a testi specialistici, studi di settore e documenti prodotti da esperienze sul campo (report) che mi hanno permesso di avere visione completa delle modalità di esecuzione delle indagini sulla qualità dell'aria negli edifici.

Il tirocinio mi ha permesso di imparare a lavorare in un ambiente culturale straniero e a migliorare la mia capacità di operare a contatto con altre culture, con un interscambio continuo con persone di diverse nazionalità con cui è difficile entrare in relazione in una città che non sia grande metropoli.

Il confronto non è stato solo professionalmente utile a capire diversità e similitudini tra le procedure e i metodi di lavori, ma anche socialmente proficuo per uno scambio di esperienze e pareri sulla differente condizione di architetto in due realtà europee, differenza presente sia nella formazione universitaria (molto più breve quella inglese) sia nella concezione stessa della figura del giovane neolaureato.

La mia conoscenza dell'inglese è notevolmente migliorata, il mio vocabolario personale ha avuto modo di arricchirsi di termini specifici del settore e di termini di oggetti d'uso comune tratti dall'insegnamento di vita quotidiana con conseguente miglioramento della mia capacità orale di espressione in lingua.

La mia speranza è che questa esperienza all'estero nel curriculum e l'EUROPASS-Formazione” possano darmi maggiori possibilità nella ricerca di un buon lavoro in questo specifico campo del risparmio energetico.

Vivere e lavorare in un paese straniero è una esperienza emozionante e formativa.

Nonostante i primi difficili momenti di assestamento dovuti soprattutto alla ricerca di un alloggio e alle prime, ma superabili, difficoltà legate alla lingua straniera, avere la possibilità di confrontarsi con usi e costumi diversi dai propri, è una scoperta quotidiana continua e un momento di crescita, a mio parere, irrinunciabile. Forse la durata del tirocinio (12 settimane) è troppo breve per capire tutti i meccanismi di una realtà straniera; proprio quando si ha l'impressione di essere riusciti a sintonizzarsi con il paese ospitante è già tempo di far le valigie e tornare in patria.

Tra gli aspetti migliori dell'esperienza:

  • possibilità di accedere a testi specialisti e di visionare documenti prodotti da esperienze reali sul campo. Molto spesso essere neolaureati in architettura equivale ad essere semplici disegnatori nella realtà lavorativa italiana, senza avere temo e modi di entrare nel vivo dei progetti accedendo a documenti che sono parte integrante dell'iter realizzativi del processo di costruzione.
  • possibilità di confronto nel senso più vasto che si possa attribuire al termine (con se stessi, con persone con altri usi e costumi, con una lingua straniera).
  • Possibilità di incontro con altri architetti del settore e con neolaureati per capire la differente situazione dell'essere architetto in due diverse realtà europee.
  • possibilità di visitare edifici realizzati con tecnologie bio-climatiche.